Nel 2025 non è più una novità: avere un sito web non è un optional, ma una vera e propria necessità per ogni azienda.
Molte realtà, soprattutto piccole e medie imprese, pensano che la presenza sui social sia sufficiente. In realtà, i social sono solo una parte della strategia: il sito è la casa digitale del tuo brand.

Ecco i 5 motivi principali per cui un sito web fa davvero la differenza.

1. Sei sempre raggiungibile 

A primo impatto questo potrebbe sembrarti un aspetto negativo, del resto chi è che vuole lavorare 24h su 24h. Nessuno ovviamente, si tratta più che altro di poter guadagnare anche quando non lavori! 

Pensa a un e-commerce: un cliente può acquistare i tuoi prodotti anche nel cuore della notte, mentre tu stai dormendo. Un ristorante, invece, può offrire la possibilità di controllare la disponibilità dei tavoli e prenotare, senza che tu debba rispondere al telefono. Il tuo sito lavora per te, offrendo un servizio ininterrotto e conveniente per i tuoi clienti.

2. Credibilità e professionalità

Un sito web è il tuo biglietto da visita digitale.


Se cerchi un fornitore o un servizio e non trovi un sito ufficiale, la tua prima reazione è probabilmente un senso di diffidenza. Immagina due falegnamerie: una ha solo una pagina Facebook aggiornata sporadicamente, l’altra ha un sito web con foto professionali, descrizione dei servizi, testimonianze dei clienti e un modulo di contatto. Quale ti trasmetterà più fiducia?

Un sito ben progettato e aggiornato dimostra serietà e fa la differenza tra essere percepiti come professionisti o come una realtà poco strutturata.

3. Immagine coordinata e controllo del brand 

I social sono strumenti potentissimi per farti conoscere, raggiungere nuove persone e creare interazioni quotidiane. Il sito, però, è il luogo in cui puoi avere il pieno controllo della tua immagine e presentarti in maniera completa e strutturata.

Per esempio, un’azienda vinicola sui social attraverso foto e reel può comunicare l’atmosfera della cantina, sul sito, invece, può offrire un’esperienza più immersiva: raccontare la propria storia, presentare schede dettagliate dei vini, inserire un sistema di prenotazioni per le visite.

4.Racconti la tua unicità

Un sito ti permette di distinguerti e di spiegare cosa ti rende diverso dai tuoi concorrenti.

Puoi raccontare la tua storia, inserire testimonianze dei clienti, presentare progetti realizzati o approfondire i tuoi servizi.

Come una palestra che pubblica sul proprio sito articoli di blog dedicati a consigli di benessere, testimonianze e schede dei corsi. Questa si posizionerà come punto di riferimento nel settore, mostrando unicità e competenza.

5. Generi contatti e vendite

Un sito web non è solo una vetrina che racconta chi sei: se è progettato bene, diventa un vero strumento di business.
Attraverso moduli di contatto, richieste di preventivo, sistemi di prenotazione o e-commerce, può trasformare la curiosità di chi ti visita in azioni concrete.

Pensa a un negozio di abbigliamento che decide di vendere anche online: grazie al sito non resta più limitato al quartiere o alla città, ma può raggiungere clienti in tutta Italia, ampliando le sue opportunità di vendita.

Il sito web non è un costo, ma un investimento strategico

Ti rende sempre raggiungibile, aumenta la credibilità, ti permette di controllare l’immagine, di raccontare la tua unicità e di generare contatti e vendite.

E questi sono solo i primi 5 motivi.
Seguici per scoprire anche gli altri 5, nella seconda parte di questo approfondimento!

Contattaci e raccontaci di cosa ti occupi, insieme creeremo la tua nuova realtà online.

Dal 28 giugno 2025 entreranno in vigore i nuovi obblighi europei per l’accessibilità digitale. Le aziende che offrono determinati servizi online saranno tenute a rendere i propri siti web accessibili, pena sanzioni e restrizioni commerciali.

Cosa significa accessibilità di un sito web

L’accessibilità digitale è la capacità di un sito o servizio online di essere usabile da tutte le persone, comprese quelle con disabilità visive, uditive, motorie o cognitive. Rispettare i requisiti di accessibilità significa:

  • Garantire contrasto e leggibilità del testo
  • Inserire descrizioni alternative per immagini e pulsanti
  • Consentire la navigazione da tastiera
  • Strutturare semanticamente i contenuti (titoli, elenchi, tabelle)

Accessibilità siti web: cosa prevede la legge

Il riferimento principale è la Direttiva Europea 2019/882 (EAA – European Accessibility Act), recepita in Italia con il D.Lgs. 82/2022. A partire dal 28 giugno 2025, l’obbligo di accessibilità si estende al settore privato per i siti e servizi digitali inclusi nel perimetro normativo.

Soggetti già obbligati

  • Aziende private con fatturato superiore a 500 milioni di euro (già oggi)
  • Enti pubblici e partecipate

Soggetti obbligati dal 28 giugno 2025

Saranno obbligate tutte le aziende che offrono online uno dei servizi digitali elencati nella direttiva, anche se di piccole dimensioni.

Chi è obbligato a rendere accessibile il sito web

Ambito/Sito web Servizio Offerto Obbligo Accessibilità Obbligo Dichiarazione Note
E-commerce Vendita online di beni o servizi Sì (dal 28/06/2025) Obbligo per qualsiasi azienda
Banche e assicurazioni Home banking, pagamenti, app Già obbligate oggi
Trasporto passeggeri Biglietterie, prenotazioni online Sì (dal 28/06/2025) Treni, aerei, bus, traghetti
Telco e comunicazioni VoIP, email, telefonia online Sì (dal 28/06/2025) Servizi digitali di comunicazione
Distribuzione e-book / media E-book, piattaforme streaming, TV smart Sì (dal 28/06/2025) Inclusi software e interfacce
Grandi imprese (>500M€) Qualsiasi sito web Sì (già obbligate) DL Semplificazioni 2020
PMI non nei settori coperti Siti vetrina, blog, contenuti generici No No Consigliato ma non obbligatorio

Cosa bisogna fare per mettersi in regola

  1. Effettuare un audit di accessibilità (manuale + automatico)
  2. Correggere gli errori secondo gli standard WCAG 2.1 livello AA
  3. Pubblicare la Dichiarazione di Accessibilità sul portale form.agid.gov.it
  4. Implementare un sistema di verifica continua

Perché conviene agire ora

  • Eviti sanzioni e blocchi alla pubblicazione di servizi
  • Migliori l’esperienza utente per tutti
  • Dimostri attenzione a inclusività, sostenibilità e innovazione
  • Migliori la SEO e la reputazione del brand

Hai dubbi sull’obbligo o vuoi una verifica tecnica del tuo sito?

Contattaci per una consulenza personalizzata sull’accessibilità del tuo sito web.

Ti aiutiamo ad adeguarti agli standard WCAG e a preparare la dichiarazione AGID in tempo utile.

Se hai un’attività online, sai quanto sia cruciale essere visibili sui motori di ricerca. La prima pagina di Google è da sempre l’obiettivo, ma con l’introduzione dei Riepiloghi AI (AI Overviews), Google sta ridefinendo il modo in cui gli utenti interagiscono con i risultati di ricerca. Apparire in questi nuovi “box” generati dall’Intelligenza Artificiale non è più solo un vantaggio, ma una necessità per intercettare i tuoi clienti in un ecosistema in evoluzione. Se ti senti frustrato dalla complessità della SEO o semplicemente non hai il tempo di dedicartici a fondo, abbiamo una buona notizia per te: comprendere e ottimizzare per gli AI Overviews è il prossimo passo per la tua visibilità.

AI Overview di Google: cos’è e come influenza i risultati nella Google SERP

Il Riepilogo AI, o AI Overview, è una risposta generata dall’Intelligenza Artificiale che Google mostra in cima ai risultati di ricerca per determinate query. Non è semplicemente un elenco di link, ma un riassunto conciso e informativo, spesso con link alle fonti che hanno contribuito a generarlo. Apparire qui significa ottenere una visibilità senza precedenti e posizionarti come autorità nel tuo settore.

Perché l’AI Overview è il tuo nuovo “sacro Graal” della visibilità?

  • Visibilità “Above the Fold”: Gli AI Overviews occupano la parte più prominente della pagina, prima ancora dei risultati organici tradizionali. Essere lì significa essere notati subito.
  • Intercettare l’intento informativo: Google utilizza l’AI per rispondere direttamente alle domande degli utenti. Se il tuo contenuto fornisce le risposte più chiare e autorevoli, sarai la fonte prescelta.
  • Costruire autorevolezza: Essere citati nel Riepilogo AI conferisce un’enorme credibilità al tuo brand e ai tuoi contenuti.

Strategie per far atterrare il tuo sito negli AI Overviews

L’ottimizzazione per gli AI Overviews richiede un approccio leggermente diverso rispetto alla SEO tradizionale, pur mantenendo saldi i principi fondamentali. Si tratta di creare contenuti che l’AI di Google possa facilmente comprendere, estrarre e presentare come risposta autorevole.

1. Contenuti chiari, concisi e basati sui fatti

L’AI eccelle nel riassumere informazioni. Il tuo compito è facilitarle questo lavoro:

  • Risposte dirette alle domande: Struttura i tuoi contenuti per rispondere in modo chiaro e immediato alle domande comuni degli utenti. Utilizza intestazioni (H2, H3) che siano esse stesse delle domande.
  • Formato “domanda-risposta”: Se hai una sezione FAQ, assicurati che sia estremamente chiara e ben formattata.
  • Lingua semplice e diretta: Evita frasi troppo complesse o gergo inutile. Pensa a come spiegheresti un concetto a qualcuno che lo sente per la prima volta.
  • Elaborazione progressiva: Inizia con la risposta più importante e poi espandi con dettagli e spiegazioni.

2. Affidabilità e autorevolezza: sii la fonte di fiducia

Google premia le fonti autorevoli. Per gli AI Overviews, questo è ancora più vero. L’AI deve essere sicura della qualità delle informazioni che sta presentando.

  • Dati e ricerche: Supporta le tue affermazioni con dati, statistiche e ricerche. Cita fonti affidabili (studi, istituzioni, esperti).
  • Esperienza, Competenza, Autorevolezza, Affidabilità (E-E-A-T): Questi sono i pilastri che Google utilizza per valutare la qualità di una pagina. Mostra la tua competenza, l’esperienza nel settore, la tua autorevolezza e, soprattutto, l’affidabilità delle tue informazioni.

3. Struttura del contenuto ottimizzata per l’AI

L’AI di Google “legge” il tuo sito in modo diverso da un essere umano. Aiutala a capire la gerarchia e la relazione tra le informazioni:

  • Intestazioni (H1, H2, H3, ecc.): Usale in modo logico e gerarchico. Ogni H2 dovrebbe rappresentare un sotto-argomento del tuo H1, e così via.
  • Punti elenco e liste numerate: Ideali per riassunti e informazioni “snackable” che l’AI può facilmente estrarre.
  • Paragrafi brevi: L’AI preferisce digerire blocchi di testo più piccoli.
  • Dati strutturati (Schema Markup): Utilizza i dati strutturati per aiutare Google a comprendere il contesto dei tuoi contenuti (es. FAQPage Schema, HowTo Schema).

4. Il tuo tocco umano: l’IA non basta (Ancora!)

Anche se stiamo parlando di AI, il successo negli AI Overviews dipende in larga parte dalla qualità del tuo contenuto umano. L’AI è uno strumento, non un sostituto del tuo cervello.

  • Originalità e unicità: Non limitarti a ripetere ciò che c’è già online. Offri una prospettiva unica, un’analisi approfondita o una soluzione innovativa.
  • Approfondimento quando necessario: Sebbene i Riepiloghi AI siano concisi, il tuo contenuto originale deve essere approfondito e rispondere a tutte le sfaccettature di una domanda.
  • Intenzione di ricerca complessa: L’AI è un ottimo assistente, ma la capacità di comprendere veramente l’intento più profondo dietro una ricerca è ancora una prerogativa umana.

Agire: Il Tuo Partner per gli AI Overviews

Noi di Agire siamo all’avanguardia nell’integrare le tecnologie AI con l’esperienza umana per la SEO. Sappiamo che essere in prima pagina non basta più; ora si tratta di essere nel Riepilogo AI.

Possiamo aiutarti a:

  • Analizzare il tuo contenuto: Identificheremo le opportunità per ottimizzare le tue pagine esistenti per gli AI Overviews.
  • Creare contenuti “AI-friendly”: Svilupperemo una strategia di contenuti pensata per essere facilmente compresa e riassunta dall’AI di Google.
  • Implementare i dati strutturati: Assicureremo che il tuo sito “parli” il linguaggio che Google comprende meglio.
  • Monitorare le performance: Analizzeremo costantemente i tuoi risultati e aggiusteremo la strategia per massimizzare la tua presenza negli AI Overviews.

Sei pronto a dominare i Riepiloghi AI di Google?

Il futuro della ricerca è qui, e Agire è il partner che ti serve per navigarlo con successo. Non lasciare che i tuoi concorrenti occupino lo spazio più prezioso di Google.

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Scopri come possiamo combinare il potere dell’Intelligenza Artificiale con la nostra expertise per posizionare il tuo sito nel cuore dei Riepiloghi AI e intercettare i tuoi prossimi clienti.

European Accessibility Act (EAA): Adegua il tuo sito web entro il 28 giugno 2025

L’European Accessibility Act (EAA) è alle porte: dal 28 giugno 2025 diventeranno obbligatori i nuovi standard europei di accessibilità per siti web e app mobili. Tutte le aziende che superano i 10 dipendenti o hanno un fatturato superiore ai 2 milioni di euro devono adeguarsi per garantire che i propri servizi digitali siano fruibili da tutti, incluse persone con disabilità e anziani.

Cosa prevede l’European Accessibility Act?

L’EAA stabilisce requisiti comuni di accessibilità digitale in tutta Europa, con particolare riferimento agli standard WCAG 2.1 livello AA. La normativa si applica a:

  • Siti e-commerce
  • Siti aziendali e professionali (commercialisti, avvocati, medici, ecc.)
  • Servizi bancari e finanziari online
  • Piattaforme di trasporto passeggeri
  • App mobili e piattaforme digitali varie

Il tuo sito web è conforme agli standard di accessibilità?

Per essere conforme, il tuo sito deve rispettare i principi WCAG, garantendo contenuti:

  • Percepibili: testi alternativi per immagini, video con sottotitoli, colori con adeguato contrasto.
  • Operabili: piena navigabilità tramite tastiera, accesso facilitato ai contenuti.
  • Comprensibili: testi chiari, linguaggio semplice e coerente.
  • Robusti: codice valido e compatibile con tecnologie assistive (screen reader, ingranditori di schermo).

Conseguenze della mancata conformità

La mancata conformità comporta sanzioni significative (fino a €40.000 in Italia), oltre al rischio di danni reputazionali e potenziali azioni legali.

Adeguarsi è un’opportunità, non solo un obbligo

Oltre ad evitare sanzioni, conformarsi all’EAA offre importanti benefici:

  • Espansione del pubblico: accesso a una fascia più ampia di utenti.
  • Vantaggi SEO: Google premia i siti accessibili con un migliore posizionamento.
  • Incremento delle conversioni: una migliore esperienza utente porta a tassi di conversione più alti.
  • Immagine aziendale positiva: mostra impegno verso inclusione e responsabilità sociale.

Soluzioni efficaci per rendere il tuo sito conforme

Abbiamo sviluppato competenze specifiche nell’accessibilità web per diverse piattaforme, inclusi siti basati su WordPress ed Elementor:

  • Audit approfondito della conformità del tuo sito
  • Ottimizzazione tecnica e consulenza su temi e plugin accessibili
  • Assistenza nella compilazione e pubblicazione della Dichiarazione di Accessibilità (richiesta dall’AgID)
  • Monitoraggio continuo e aggiornamenti per mantenere la conformità nel tempo

Adegua subito il tuo sito web

Non attendere l’ultimo momento: essere proattivi ti aiuta a prevenire sanzioni e cogliere subito nuove opportunità di business. Contattaci oggi stesso compilando il modulo sottostante per ricevere una consulenza gratuita e personalizzata sull’accessibilità del tuo sito.

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Quando si parla di marketing nel settore B2B, la complessità e la precisione giocano un ruolo fondamentale. Ma cosa distingue realmente il marketing B2B (Business-to-Business) dal B2C (Business-to-Consumer), e perché non possiamo semplicemente replicare le stesse strategie in entrambi i contesti? Vediamolo insieme. 

B2B e B2C: due mondi a confronto

Per prima cosa, occorre fare chiarezza: 

  • B2C si riferisce alle aziende che vendono direttamente ai consumatori finali, come il bar sotto casa per esempio. 
  • B2B, invece, riguarda quelle imprese che vendono prodotti o servizi ad altre aziende, come il fornitore delle macchine da caffè usate dal tuo bar. 

Sebbene queste due aree possano sembrare facce di una stessa medaglia, le dinamiche e le motivazioni dietro le decisioni di acquisto variano profondamente. Per questo strategie pubblicitarie che possono funzionare in un contesto non sono efficaci nell’altro . 

Cosa cambia nella pubblicità B2B?

Il B2B è un mondo complesso, con logiche molto diverse dal mercato che si rivolge direttamente ai consumatori finali. Cambiano le motivazioni, la dimensione del mercato e tanti altri fattori che diventano determinanti per impostare una strategia adv efficace. 

Motivazione del cliente

Nel B2C, il cliente è spesso spinto da esigenze personali ed emotive. Offrire esclusività, status o semplice piacere può bastare per convincere un consumatore. Al contrario, nel B2B, il focus si sposta su obiettivi aziendali concreti. Le decisioni d’acquisto sono guidate da logiche di miglioramento delle prestazioni, ritorno sull’investimento e ottimizzazione delle risorse. Le emozioni cedono il passo a numeri, grafici e dati tecnici.

Dimensione del mercato


Il mercato del B2C è ampio e comprende potenzialmente milioni di consumatori. Al contrario, nel B2B, il pubblico di riferimento è più ristretto. Ad esempio, se vendi macchine per caffè industriali, i tuoi clienti saranno probabilmente poche migliaia di aziende selezionate, e non milioni di singoli consumatori.

Numero di Interlocutori


Nel B2C, la decisione di acquisto può essere presa rapidamente da un singolo individuo. Nel B2B, invece, entrano in gioco più decision maker, ciascuno con proprie priorità e responsabilità. Il processo d’acquisto coinvolge spesso dirigenti, responsabili di reparto e consulenti finanziari, rendendo più complessa la negoziazione.

Tono e contenuto del messaggio

La comunicazione B2C punta sulla semplicità e sull’accessibilità. Nel B2B, invece, il messaggio deve essere altamente tecnico e mirato. Le aziende cercano contenuti informativi come white paper, case study e dati dettagliati che dimostrino l’efficacia di un prodotto o servizio.

Come impostare una strategia vincente per il Marketing B2B?

Eccellere nel marketing B2B non significa solo conoscere i canali giusti, ma anche saper costruire un percorso chiaro e convincente per i potenziali clienti. Questo include:

  • Conoscenza approfondita del pubblico: è necessario comprendere le esigenze specifiche di ogni azienda target.
  • Produzione di contenuti mirati: creare materiale che risponda ai dubbi tecnici e strategici degli interlocutori.
  • Flessibilità nelle strategie: integrare diversi strumenti, dal content marketing ai webinar, per mantenere alto l’interesse durante tutto il ciclo di vendita.

Un settore complesso, ma affascinante

Il marketing B2B richiede precisione, empatia e una profonda comprensione degli strumenti disponibili. Non è un semplice trasferimento delle tecniche B2C; è un terreno a sé, che sfida costantemente i professionisti a innovare e ad adattarsi. Ed è proprio questa complessità che lo rende uno dei segmenti più affascinanti del marketing. Alla fine, chi riesce a coniugare strategia e creatività nel B2B può aprire porte verso opportunità di business durature e di grande impatto.

Sei un’azienda? Possiamo aiutarti a far crescere il tuo business con una strategia adv dedicata. Contattaci per saperne di più. 

Quando si parla di siti web e SEO, uno degli aspetti che spesso viene sottovalutato è l’User Experience (UX). Ma cos’è esattamente la UX e perché dovrebbe essere una priorità quando si progetta un sito web?

Avere un sito veloce, facile da navigare e nel quale si riescono a trovare rapidamente le informazioni, è frutto di una buona UX. L’esperienza utente studia il modo in cui le persone interagiscono con le interfacce digitali e cerca di rendere questa interazione il più naturale e semplice possibile. Il risultato? L’utente rimane soddisfatto e non abbandona il tuo sito web. Cosa ha a che vedere tutto questo con il posizionamento sui motori di ricerca? Continua a leggere per approfondire.  

UX e SEO: una combinazione vincente

Molti non sanno che Google nel determinare il ranking di un sito considera diversi fattori legati all’esperienza utente. Tra questi, la velocità di caricamento e la navigabilità sono alcuni dei più importanti. Un sito lento o difficile da usare può influire negativamente sul tasso di rimbalzo (ovvero la percentuale di visitatori che abbandonano il sito senza interagire) e sul tempo di permanenza, due segnali cruciali per Google.

Se il tuo sito ha un alto tasso di rimbalzo, Google potrebbe considerarlo di bassa qualità e penalizzarlo nei risultati di ricerca. Al contrario, un sito che offre una navigazione fluida e contenuti facilmente fruibili è premiato con un migliore posizionamento nella SERP. Quindi, la UX non è solo un bonus: è un fattore determinante per ottenere visibilità online

Come fare un buona UX? 

Per progettare un sito user-friendly, che viene premiato da Google, ci sono alcune best practice diventate ormai imprescindibili. 

Navigabilità 

Un aspetto cruciale della UX è la navigabilità. I tuoi visitatori devono essere in grado di trovare facilmente ciò che cercano. Un design intuitivo, con un menu chiaro e contenuti organizzati in modo logico, sono essenziali per garantire una buona esperienza utente. 

Ottimizzazione mobile

Tra i criteri valutati da Google per il posizionamento del tuo sito c’è l’ottimizzazione mobile. Avere un sito responsive, che si adatta a qualsiasi tipo di schermo, è ormai fondamentale. Gli utenti si aspettano di poter navigare i tuoi contenuti comodamente anche su smartphone e tablet. Se il tuo sito non è ottimizzato, rischi non solo di perdere visitatori, ma anche di subire una penalizzazione nella SERP.

Inoltre, con l’introduzione della mobile-first indexation, Google privilegia la versione mobile di un sito web, per determinare il suo ranking. Se il tuo sito impiega troppo tempo a caricarsi su uno smartphone, i tuoi utenti (e Google) se ne andranno rapidamente.

Accessibilità

Un aspetto che sta diventando sempre più importante è l’accessibilità. Ogni sito dovrebbe essere facilmente fruibile da tutte le persone, comprese quelle con disabilità. Google premia le piattaforme che pensano a un pubblico più ampio. Implementare funzioni come testi alternativi per le immagini o una navigazione da tastiera, può fare la differenza sia per la UX che per la SEO.

Investire in UX è un vantaggio per la SEO

Progettare un sito web in ottica UX ha un duplice vantaggio: incentiva gli utenti a navigarlo e ti aiuta con il posizionamento su Google. Se stai pensando di rinnovare l’identità digitale del tuo brand, siamo qui per questo. Ci occupiamo di web design e progettazione UX e possiamo realizzare per te un sito web funzionale, user-centered, che piace anche a Google. 

Nel mondo del marketing digitale, la lead generation è diventata un elemento cruciale per le aziende B2B che cercano di ampliare il proprio portafoglio clienti. A differenza del B2C, dove l’acquisizione di clienti avviene spesso tramite canali come i social media, il B2B richiede un approccio più mirato e strategico per generare contatti qualificati e richieste di preventivi.

Perché la Lead Generation è Fondamentale per il B2B?

La lead generation permette alle aziende B2B di costruire una pipeline di contatti interessati ai propri prodotti o servizi, facilitando il processo di conversione in clienti effettivi. La differenza principale rispetto al marketing B2C risiede nel fatto che, nel B2B, il ciclo di acquisto è spesso più lungo e coinvolge decisioni più ponderate da parte dei potenziali clienti.

Generare lead qualificati consente alle aziende di:

  1. Ottenere contatti mirati: Attraverso campagne mirate, è possibile raccogliere dati di contatto da potenziali clienti che già mostrano un interesse reale per i servizi offerti.
  2. Facilitare richieste di preventivi: Il contatto diretto con un potenziale cliente interessato aumenta le probabilità di ottenere richieste di preventivo e di avviare una relazione commerciale.
  3. Ridurre il costo per acquisizione: Con un targeting accurato, si riducono gli sprechi di budget, concentrandosi solo su chi ha maggiori probabilità di convertire.
  4. Costruire relazioni di lungo termine: Nel B2B, le relazioni con i clienti sono spesso più durature e basate su partnership di lungo periodo. La lead generation, dunque, diventa un primo passo fondamentale per costruire queste connessioni.

Google Search: Il Miglior Canale per il B2B

Le campagne di lead generation attraverso Google Search rappresentano una delle migliori strategie per le aziende B2B. Gli utenti che cercano attivamente prodotti o servizi tramite Google sono spesso già nella fase di decisione del processo d’acquisto, rendendoli contatti qualificati con alta probabilità di conversione.

Le principali caratteristiche delle campagne su Google Search includono:

  • Ricerca attiva: Gli utenti che utilizzano Google per cercare soluzioni specifiche hanno un’intenzione chiara di trovare un fornitore o un partner commerciale.
  • Parole chiave mirate: È possibile impostare campagne altamente segmentate che si rivolgono a parole chiave specifiche legate al proprio settore o prodotto, massimizzando il ritorno sull’investimento (ROI).

Perché il Social Media Marketing è Meno Efficace nel B2B?

Sebbene il social media marketing sia una strategia valida nel B2C, dove le decisioni di acquisto sono spesso emotive e istantanee, nel B2B è meno efficace come metodo principale per la lead generation. Ecco perché:

  1. Target meno definito: Sui social media, è difficile intercettare direttamente decision maker aziendali pronti a valutare nuove soluzioni o fornitori, rendendo il processo meno mirato rispetto a Google Search.
  2. Ciclo di vendita lungo: Le campagne sui social media, pur essendo ottime per la brand awareness, raramente si traducono in conversioni immediate per le aziende B2B, che richiedono una pianificazione e trattative più complesse.

La Soluzione Ideale: Integrazione tra Google Search e Remarketing sui Social Media

Anche se il social media marketing non è lo strumento principale per la lead generation B2B, può diventare estremamente potente se utilizzato in combinazione con le campagne Google. Una strategia vincente è l’integrazione tra Google Search e remarketing sui social media, che consente di rimanere top-of-mind per i potenziali clienti.

Ecco come funziona:

  • Google Search per acquisire lead: Le campagne di lead generation su Google Search permettono di intercettare direttamente le persone che cercano attivamente soluzioni aziendali.
  • Remarketing sui social media per rafforzare la presenza: Dopo che un utente ha visitato il sito web o una landing page, le campagne di remarketing su piattaforme come LinkedIn o Facebook consentono di mantenere il contatto, mostrando annunci mirati per chi ha già mostrato interesse.

Questa strategia combinata offre il meglio dei due mondi: la precisione di Google Search e il potere di rimanere visibili sui social media, garantendo che l’azienda rimanga presente nella mente dei potenziali clienti durante tutto il ciclo decisionale.

Conclusione

La lead generation è la strategia vincente per le aziende B2B che vogliono generare contatti qualificati e richieste di preventivi, superando il tradizionale approccio del social media marketing più adatto al B2C. Integrando campagne Google Search con un remarketing efficace sui social media, è possibile massimizzare i risultati e costruire relazioni solide con potenziali clienti, ottenendo un vantaggio competitivo nel mercato.

SEO vs Campagne Ads e Sponsorizzate: Perché Nel 2024 Non Basta Solo il Posizionamento Organico

Nel 2024, affidarsi esclusivamente al posizionamento organico, sia su Google che sui social media come Facebook e Instagram, non è più una strategia sostenibile per un’azienda che vuole ottenere visibilità e risultati concreti. Pensare che Google e Meta (proprietaria di Facebook e Instagram) regalino traffico gratuito a chi gestisce un business è un’illusione, soprattutto in un contesto dove la loro principale fonte di guadagno sono proprio le pubblicità a pagamento. Se vogliamo fare un paragone, è come aprire un negozio in una strada affollata, ma posizionarlo in fondo a un vicolo nascosto: senza un’insegna luminosa o una campagna di marketing, pochissimi clienti lo noteranno.

La competizione su Google: Ads e Mappa Local dominano la scena

Quando si parla di Google, la realtà è che i risultati organici sono sempre più nascosti dietro una cortina di annunci sponsorizzati (Google Ads) e risultati locali. Se facciamo una ricerca con intento commerciale, come “negozio di scarpe vicino a me”, i primi risultati che vedremo nella pagina sono quasi sempre annunci a pagamento, seguiti dalla Mappa Local che mostra le attività locali. Solo scorrendo più in basso si trovano i risultati organici, ovvero quelli che non hanno pagato per apparire.

Immagina Google come una vetrina di un centro commerciale: gli spazi migliori, quelli che catturano subito l’attenzione, sono venduti agli inserzionisti. I risultati organici, per quanto ben ottimizzati possano essere, finiscono per essere relegati in secondo piano. Quindi, anche se hai investito molto tempo e risorse per migliorare il posizionamento SEO del tuo sito, senza l’uso di Ads rischi di non essere mai visto dai tuoi potenziali clienti.

I social media: la battaglia tra intrattenimento e interesse commerciale

Sui social media, la situazione è simile ma con una sfumatura diversa. Le piattaforme come Facebook e Instagram utilizzano algoritmi per mostrare agli utenti i contenuti che ritengono più interessanti, in base ai loro comportamenti e preferenze. Ma questi algoritmi sono progettati principalmente per promuovere contenuti di intrattenimento, come post di amici o video virali, piuttosto che contenuti che rispondono a un’esigenza commerciale diretta. È un po’ come andare a una festa: non si parla subito di affari, ma piuttosto si chiacchiera di argomenti leggeri o personali.

Questo significa che, anche se un utente potrebbe essere interessato ai tuoi prodotti o servizi, l’algoritmo non lo metterà di fronte al tuo contenuto organico a meno che non rientri nelle sue preferenze di intrattenimento. Le campagne sponsorizzate, invece, ti permettono di targettizzare in modo preciso chi ha effettivamente un interesse commerciale per quello che offri. È come passare dal cercare di farsi notare in una festa affollata, a parlare direttamente con la persona che sai essere interessata ai tuoi prodotti.

Google e Meta: il loro business è la pubblicità

Google e Meta guadagnano miliardi dalle inserzioni pubblicitarie. Il loro modello di business si basa sul vendere visibilità alle aziende e agli inserzionisti, non sul regalare traffico organico. In un certo senso, possiamo paragonare Google e Facebook a un’autostrada: chiunque può percorrerla, ma chi paga ha il diritto di usare la corsia preferenziale. In questo contesto, è impensabile che permettano alle attività commerciali di ottenere traffico gratuito senza alcun tipo di investimento pubblicitario.

Al contrario, i creator (youtuber, influencer, blogger) rappresentano un veicolo del loro monopolio, poiché sono proprio loro che producono i contenuti che mantengono gli utenti incollati alle piattaforme. Più gli utenti passano tempo sulle piattaforme, più Google e Meta possono mostrare inserzioni pubblicitarie e guadagnare. Le aziende, invece, sono viste come clienti delle piattaforme, e per ottenere visibilità devono pagare.

L’incertezza del posizionamento organico: algoritmi e volatilità

Il posizionamento organico è soggetto a continui cambiamenti. Gli algoritmi di Google e Meta sono sempre meno trasparenti, e le regole per ottenere una buona posizione nelle SERP (Search Engine Results Pages) o per far emergere un contenuto sui social cambiano spesso e in modo imprevedibile. Anche se oggi il tuo sito è in prima pagina su Google, domani potresti scivolare indietro senza preavviso, perché l’algoritmo è stato aggiornato o perché sono aumentati i competitor. E questo vale anche per i social: un contenuto che oggi ottiene molte visualizzazioni, domani potrebbe essere ignorato a causa di un cambiamento nella distribuzione algoritmica.

In più, per il posizionamento organico su Google, c’è la concorrenza diretta delle grandi piattaforme come Amazon, che occupano le prime posizioni per molte ricerche, rendendo ancora più difficile emergere senza pagare per ottenere visibilità.

La necessità delle campagne sponsorizzate

Di fronte a questa realtà, l’uso delle campagne sponsorizzate diventa imprescindibile. Le campagne pubblicitarie su Google Ads e sui social media offrono la possibilità di raggiungere immediatamente il tuo pubblico target, garantendo visibilità e traffico qualificato. Non solo superi la concorrenza organica, ma hai anche il controllo completo su quando e come i tuoi annunci vengono visualizzati. Ad esempio, puoi mostrare il tuo annuncio solo a persone che hanno già cercato un prodotto simile al tuo o che hanno dimostrato un interesse specifico nel settore.

Conclusione

Nel panorama digitale del 2024, affidarsi esclusivamente al traffico organico è come cercare di competere in una maratona senza scarpe adatte: hai delle possibilità, ma sono davvero poche. La combinazione di una buona strategia SEO e di campagne sponsorizzate è l’unico modo per mantenere una posizione competitiva e ottenere risultati tangibili. Se non investi in pubblicità, rischi di restare invisibile, schiacciato tra i grandi brand che occupano le posizioni chiave e gli algoritmi che favoriscono chi paga per avere visibilità.

Gli annunci di Servizi locali ti aiutano a entrare in contatto con persone che cercano i servizi che offri, per zona geografica. Le inserzioni vengono mostrate ai potenziali clienti che si trovano nella tua area e paghi solo se un cliente ti contatta tramite un tuo annuncio. 

Come funziona esattamente? E perché conviene scegliere questa tipologia di campagna? 

Vediamolo insieme.

Come funzionano gli annunci di Servizi locali?

Con Local Service i tuoi annunci vengono mostrati su Google nel momento in cui gli utenti hanno più bisogno di te. Per chi cerca idraulici, elettricisti, servizi di riparazione o pulizia, questo tipo di campagna dà la possibilità di trovare l’azienda più vicina e di contattarla direttamente tramite messaggio o chiamata

I vantaggi della campagna 

Per alcune attività Google Local Service può essere davvero conveniente. Dal ranking alla geolocalizzazione, vediamo quali sono i vantaggi di investire in questo tipo di campagna. 

Al primo posto sulla SERP 

Sicuramente il primo vantaggio è la posizione. Gli annunci Local Service appaiono sopra a qualsiasi altro tipo di risultato, occupando la parte più alta della SERP.

Scalare il ranking di campagna, e mettere in evidenza il proprio annuncio rispetto agli altri, è possibile prestando attenzione a: 

  • badge di Protezione Google
  • fattore di risposta
  • recensioni. 

Che cos’è il Badge di Protezione Google? 

Il Badge di Protezione Google garantisce per te e dice alle persone che i servizi sono offerti da un vero professionista. Richiederlo è importante non solo per trasmettere fiducia ai tuoi potenziali clienti, ma anche perché ti aiuta a posizionarti meglio tra gli annunci di Servizi locali. 

Fattore di risposta 

La tempestività è un fattore che influisce sul ranking dell’annuncio. Più sei efficiente nel rispondere alle chiamate, più il tuo posizionamento sale. Questo perché per Google ci sei nel momento in cui le persone ti cercano e hanno bisogno. Di conseguenza la tua attività viene riconosciuta come affidabile e viene mostrata prima di chi non ha mostrato altrettanta professionalità. 

Recensioni 

Anche le recensioni presenti sul Profilo dell’Attività influenzano il modo in cui appari negli annunci Local Service. Avere recensioni positive è sinonimo di clienti soddisfatti e di un lavoro ben fatto. Google questo lo sa e tende a premiare chi ha ricevuto riconoscimenti e buone valutazioni. 

Paghi solo se ti chiamano 

Con Local Service paghi esclusivamente per i contatti che ricevi. A differenza delle altre inserzioni, dove paghi per visualizzazione o clic, qui il costo lo hai solo se il cliente ti contatta direttamente, tramite messaggio o chiamata. 

I tuoi annunci di Servizi locali con Agire

Agire è un’agenzia Google Partner. Cosa significa? Che siamo riconosciuti da Google per la nostra capacità di saper massimizzare il successo delle campagne dei nostri clienti. Da noi troverai un team di strategist che sanno individuare il tipo di campagna più giusto per il tuo business. Se desideri avere più informazioni, contattaci! Saremo felici di rispondere alle tue domande. 

Forse ti è capitato di sentire parlare di Performance Max. La nuova campagna, introdotta da Google Ads nel 2021, capace di massimizzare rendimenti e conversioni, grazie al machine learning. 

Ma come funziona esattamente? E, soprattutto, quali sono i pro e contro di un metodo di advertising guidato dall’algoritmo? Vediamolo insieme. 

Campagne Performance Max: come funzionano? 

La grande novità di Performance Max sta nella possibilità di veicolare il messaggio pubblicitario su tutta la rete Google (Display, YouTube, Shopping, Gmail, Discover e Search) e di massimizzare le conversioni grazie alla Smart Bidding

È proprio l’algoritmo intelligente di Google a decidere dove e a chi sarà mostrato l’annuncio. In base alle indicazioni fornite durante la configurazione, le tecnologie di automazione scelgono il momento migliore e la rete giusta per far vedere l’inserzione, ottimizzando così il rendimento della campagna. 

Impostando budget, obiettivi e creatività, PMax dà la possibilità di raggiungere tutta la rete Google con un’unica campagna che apprende dai dati e si migliora per raggiungere il numero più alto di conversioni. 

Dove appaiono gli annunci ?

Uno dei punti di forza di questa campagna  è che ci consente di pubblicare annunci sull’intera Rete di Google. Nello specifico:

  • Rete Display 
  • Discover 
  • Gmail 
  • Rete di ricerca 
  • YouTube 
  • Shopping 

Non solo, grazie alla Smart Bidding, la campagna si muoverà su tutte le reti a disposizione con lo scopo di ottimizzare gli obiettivi impostati. Se per esempio abbiamo un Ecommerce e vogliamo aumentare il numero delle vendite, PMax tenderà a mostrare gli annunci molto di più sulla rete Shopping.

Quali sono i vantaggi?

I vantaggi di usare una Performance Max nella tua strategia di advertising sono: 

  • Maggiore visibilità: i tuoi annunci possono essere mostrati su tutta la rete Google e raggiungere un pubblico più ampio e diversificato.
  • Rendimenti ottimizzati: Performance Max è progettata per ottimizzare il rendimento in base agli obiettivi di conversione che hai specificato.
  • Raggiungi nuovi segmenti di pubblico: con PMax puoi intercettare segmenti di potenziali clienti che potresti non aver preso in considerazione. 

Attribuzione ottimizzata: grazie all’attribuzione basata sui dati, i tuoi annunci sono posizionati in modo strategico per massimizzare le conversioni.

E gli svantaggi? 

Affidarsi all’automazione non è così semplice come potrebbe sembrare. Avere obiettivi di conversione specifici e impostarli nel modo giusto è cruciale per evitare di sprecare un sacco di soldi. La configurazione della PMax è un passo chiave e molto delicato per avviare una campagna in cui il margine di manovra, una volta creata, è piuttosto ridotto. 

Per questo è importante rivolgersi sempre a un professionista che ti aiuti a individuare gli obiettivi da raggiungere (vendere di più online, aumentare il traffico al sito web o le visite in negozio) e che imposti ogni parametro in modo che la PMax possa funzionare al meglio. 

La tua pubblicità online con Agire 

Agire è Google Partner. Cosa significa? Che siamo riconosciuti da Google per la nostra capacità di saper massimizzare il successo delle campagne dei nostri clienti. Da noi troverai un team di strategist che sanno individuare il tipo di campagna più giusto per il tuo business. Se desideri avere più informazioni, contattaci! Saremo felici di rispondere alle tue domande.