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Perché fare pubblicità su Facebook? Perché insieme alle campagne di Google Ads, quelle di Facebook Ads sono la strada più scientifica per fare pubblicità.
Una volta posti gli obiettivi di una campagna pubblicitaria, questa campagna è misurabile in ogni suo aspetto.

Le metriche che puoi monitorare ti indicano quante persone hanno visto la campagna, quante l’hanno cliccata, quante hanno portato a termine un acquisto (se la tua pubblicità puntava a quello).

Metriche che ti indicano precisamente se stai facendo bene o male, e qual è la strada migliore da seguire per raggiungere i tuoi obiettivi.

Quali pubblicità funzionano? Quelle che puoi misurare!

Ci sono molti modi di fare pubblicità: spot televisivi, spot radiofonici, affissioni, espositori da vetrina, pubblicità online.

Le campagne pubblicitarie online, che si tratti di Facebook, Google o LinkedIn, hanno un grandissimo vantaggio rispetto alle altre: sono estremamente misurabili.

Pensiamo a un’affissione vicino a un semaforo: potremo avere dei dati su quante macchine transitano in quel punto della strada, e di queste quante si fermano al semaforo rosso e magari hanno più tempo per guardarsi intorno.
Ma questi numeri non ci dicono niente su quante persone abbiano effettivamente visto l’affissione, quante la leggano, quante capiscano il messaggio pubblicitario.
Siamo bersagliati da informazioni di qualunque tipo in ogni momento della giornata e la nostra concentrazione è molto bassa. Che possibilità ha una pubblicità generica, non indirizzata a noi, capitata sotto i nostri occhi mentre siamo impegnati a fare altro, di fare breccia nel nostro cervello?
Quante volte ci capita di guardare un’affissione senza in realtà vederla davvero?

Questo tipo di pubblicità non sono misurabili: non si può valutare il loro impatto e quindi il ritorno sull’investimento in modo sicuro e incontrovertibile.

Le campagne pubblicitarie digitali

Una campagna digitale seleziona a monte il pubblico, mostrando l’inserzione solo a un pubblico in qualche modo interessato al nostro prodotto o servizio.
Può essere un pubblico che ha già visitato il nostro sito, che interagisce abitualmente con la nostra pagina Facebook, che ha già acquistato da noi o che ha fatto ricerche su Google con parole chiave inerenti alla nostra offerta.
Possiamo sapere quante persone hanno visto l’annuncio, quante ci hanno cliccato sopra, quante hanno compilato un eventuale form per lasciare i loro dati.
Possiamo sapere chi ha messo prodotti nel carrello del sito ma non ha poi terminato l’acquisto (e possiamo mostrargli un annuncio ad hoc per spingerlo a farlo, le cosiddette campagne di remarketing).

Le possibilità di monitoraggio sono tantissime, e possiamo impostare quali parametri controllare in base agli obiettivi della nostra pubblicità.

Che cosa puoi misurare con una campagna digitale?

Quali sono i parametri che puoi misurare con una campagna digitale per capire quanto ti ha permesso di raggiungere o arrivare vicino ai tuoi obiettivi?

Copertura: il numero di persone che hanno visto il contenuto della tua pubblicità.

Impression: il numero di volte che una campagna pubblicitaria ha avuto la possibilità di essere visualizzata dagli utenti.

Clic: il numero di clic sui link all’interno dell’inserzione che hanno reindirizzato il pubblico a prodotti o servizi, dentro o fuori Facebook.

CPC (Cost per Click): il costo medio di ogni clic sul link. Il CPC è una metrica usata per valutare l’efficienza e le prestazioni delle inserzioni. La metrica viene calcolata come l’importo speso in totale diviso per i clic sul link.

CTR (Click Through Rate): il rapporto fra il numero dei click generati da un annuncio e il numero delle volte in cui l’annuncio stesso è stato visto.

Conversion rate: la percentuale di visitatori unici che hanno effettuato la specifica azione che è l’obiettivo della campagna. Le conversioni sono le azioni completate dal cliente, come gli acquisti o le aggiunte al carrello su un e-commerce. O la compilazione di un form. Si possono monitorare grazie al pixel di Facebook, una riga di codice da inserire sul sito.

ROI (Return on Investment): il ROI misura il profitto generato da una campagna in relazione al suo costo di investimento e quindi misura la performance di una strategia di advertising. ROI = Utile/Costi dove Utile = Ricavo – Costi, ossia i ricavi al netto dei costi.

ROAS (Return On Advertising Spend): misura i ricavi lordi generati da ogni euro speso nella nostra campagna.

Tenere sotto osservazione questi parametri ti permette di sapere sempre e in qualunque momento in quale direzione sta andando la tua pubblicità. Quanto è in linea con i tuoi obiettivi, quanto è efficace per raggiungerli.

Se vuoi iniziare a fare pubblicità online su Facebook e Instagram con campagne efficaci e performanti contattaci!

 

Che cosa sono esattamente le campagne di remarketing? E come si possono sfruttare all’interno di una più ampia strategia di marketing?

Soltanto il 2% degli utenti che visitano un sito web concludono la loro visita lasciando i propri dati o acquistando un prodotto o servizio. Il remarketing, o retargeting, è una forma di pubblicità che va a recuperare quel 98% di utenti la cui visita al sito web non si è tradotta in conversione.
Quante volte ci capita di visitare un sito web, cliccare su un prodotto, addirittura metterlo nel carrello e poi abbandonarlo. E dopo incontrare annunci pubblicitari che ci invitano a terminare l’acquisto, o ci informano che proprio per quell’articolo avremo una speciale promozione o le spese di spedizione gratuite?

Ecco, quelle sono campagne di remarketing.
Annunci costruiti ad hoc per intercettare gli utenti che hanno già compiuto un’azione sul nostro sito – visitarlo, navigarlo, cliccare – e riportarli sul sito per terminare l’azione e trasformarla in conversione.

Me vediamo nel dettaglio come funzionano le campagne di remarketing e perché sono così importanti.

Perché fare remarketing?

A cosa serve il remarketing?
Le campagne di remarketing sono indirizzate a un pubblico specifico, un pubblico che ha già dimostrato interessamento al tuo brand e al tuo prodotto. Hanno visitato il tuo sito ma non hanno portato a termine l’azione che tu desideravi da loro: l’acquisto di un prodotto, una richiesta di preventivo, la compilazione di un form.

Il recupero di questo tipo di clienti, tracciati e “ripescati dal web”, è una delle strategie pubblicitarie con ROI più elevato, per questo è anche una delle più interessanti.
Sfruttandola bene e impostando correttamente gli annunci potrai:

  • recuperare clienti che non interagiscono con il tuo brand da lungo tempo
  • abbassare il tasso di abbandono del carrello nel caso di un e-shop, o aumentare il carrello medio
  • promuovere offerte strutturate ad hoc per specifici clienti
  • fidelizzare gli utenti che hanno già effettuato un acquisto e fare brand awareness.

Come funzionano gli annunci di remarketing?

Quando visitiamo un sito web ci viene chiesto di accettare o rifiutare i famosi Cookies. Sono piccoli file situati sul browser dell’utente che tengono traccia dei suoi comportamenti sul web, ovviamente in modo anonimo.
Questi cookies interagiscono con specifiche porzioni di codice del nostro sito web, che traccia se l’utente ha messo un prodotto nel carrello, se ha cliccato su un’offerta, se si è iscritto alla newsletter.

Possiamo decidere quale comportamento monitorare, inserire nel nostro sito i relativi codici, e poi costruire campagne di remarketing ad hoc basate proprio su questi comportamenti. 

Un esempio. Hai messo un prodotto nel carrello? Su Facebook incontrerai un annuncio specifico che ti dice che di quel prodotto ce n’è rimasto uno solo, se non ti sbrighi lo perderai. Ecco, questo è un annuncio di remarketing impostato sulla piattaforma di Facebook Ads. 

Dove si fa Remarketing?

Le piattaforme più utilizzate per le campagne di remarketing sono Facebook Ads e Google Ads. Anche Twitter e LinkedIn danno la possibilità di fare remarketing.

Google permette di raggiungere il pubblico in una logica multicanale: gli annunci possono essere visti su Google, Youtube e tutti i siti che fanno parte della grande rete Display di Google.

Gli annunci di Facebook, invece, sono limitati al social network.
Gli annunci di remarketing su Facebook rispondono però a una domanda scottante: ha senso fare campagne social per il B2B?
La risposta è : chi ha visitato il tuo sito e ha un account Facebook sarà raggiungibile dalla tua pubblicità anche su quella piattaforma.

Non importa che Facebook non sia un canale adatto al tuo business, con il remarketing si vanno a colpire clienti che già ti conoscono, che hanno già dimostrato interesse per te. E che quindi sono più suscettibili a un’offerta specificamente dedicata a loro! 

Le campagne di Remarketing sono uno strumento davvero promettente per la strategia digitale di qualunque tipo o settore di business. Contattaci se vuoi saperne di più!